martedì 3 marzo 2015

Una passeggiata per Gijón: le sedute spagnole, high quality of life e digressioni varie.

Nel precedente articolo vi ho accennato la curiosa presenza di innumerevoli panchine tra le strade e le piazze spagnole.

Arrivata in Spagna, ho subito costatato la grande disponibilità delle persone, colleghi che mi hanno fatto conoscere alcuni dei piatti tipici locali, coinquilini che fin da subito hanno voluto includermi nei propri gruppi, amici con i quali ballare la salsa e studiare italiano-spagnolo. Diciamo che la “Spanish Friendness” è conosciuta in tutto il mondo, sintetizzabile anche in due soli baci sulla guancia che ci si scambia non appena conosciuti. Mi ricorda un po’ la mia cultura, da siciliani il bacio sulla guancia è d’obbligo! Non importa di essere sconosciuti, lo si fa e basta! Il mio ragazzo, nonostante le sue origini siciliane, quando i primi tempi veniva in Sicilia si meravigliava di questa cosa così singolare: “Ma come, devo baciare i tuoi compagni anche se è la prima volta che li conosco? E io: sì certo, ai ragazzi due baci e alle ragazze uno.” Lasciavo il suo volto nell’incertezza totale.
Arrivata a Torino,  mi è successa la vicenda opposta, le mie care colleghe universitarie, Giulia e Ilaria, mi guardavano con occhi spalancati non appena cercavo di avvicinarmi e dar loro uno, dico, un unico bacio!
Arrivata in Spagna ho, per così dire, “ribaciato” le mie origini.

Le prime passeggiate in solitaria sono state le più dure ma le più proficue sotto il profilo culturale. Lunghe visite nei musei, passeggiate alla flâneur di Walter Benjamin, scatti fotografici di particolari della città.
In queste occasioni ho potuto notare questa singolare concentrazione di panchine poste lungo le principali vie pedonali, piazze e strade cittadine. All’inizio credevo fosse una caratteristica di Gijón, successivamente,  mi sono resa conto di quanto sia una prerogativa spagnola o per lo meno, della zona centro-settentrionale. Aspetterò di visitare la costa mediterranea per trarre migliori conclusioni!
Il paesaggio è dominato da infiniti spazi il cui vuoto è colmato da alberi e sedute, arbusti che si abbracciano e panchine che vorrebbero essere confortate da presenze umane. Quasi sembra che queste siano calate dall’alto, un disegno così preciso e ordinato, scandito da metri definiti e colori standard.
Non sarà che serva a garantire la tanto amata siesta? Ancora una volta non saprei rispondermi, confido in qualche commento di alcuni dei miei lettori spagnoli. 

Passeggiando per la città si scoprono molte sfumature che altrimenti sarebbero difficili da  cogliere. La città di Gijón, ad esempio, è una città molto pulita, dalla pavimentazione curata esi nota come sia interesse dell’amministrazione rendere la città un luogo ordinato e dall’alta qualità della vita.  Questo valore viene dato anche dagli abitanti che godono degli spazi pubblici. Il sabato e la domenica, le vie pedonali come la Calle Corrida e il Paseo Begoña, sono contraddistinte da un via vai di persone. Chi entra nei negozi, chi passeggia, chi guarda le vetrine, eppure, le famose panchine cittadine rimangono immancabilmente senza occupanti. Un mistero!
Altri prediligono il fronte marino, anche questo, un simbolo di Gijón. Ragazzi che corrono lungo il “paseo del muro”, gente che porta i cani a giocare sulla spiaggia, dove questi ultimi, divertiti ed agitati, sembrano essere le figure più felici di questo quadro. . Altri ancora fotografano le onde del mare e apprezzano il paesaggio marino da seduti, in questo caso, unico nel suo genere, mi è capitato di vedere gente seduta sulle panchine. Peccato che in quel contesto, solo un breve tratto sia caratterizzato da sedute, sarà per questo che ho potuto vedere qualcuno seduto, quelli che abitualmente si seggono sono concentrati in quell’unico punto!

Passeggiando per la città è possibile osservare la natura, l’architettura ma anche la gente, i teenagers e gli altri ragazzi come me, sono uguali in tutto il mondo, colpa anche delle multinazionali e del consumismo.
La mia curiosità si è concentrata sulle donne adulte e anziane, donne distinte al passeggio, donne sedute al bar a bere sidra e a chiacchierare con le amiche, donne sole e accompagnate, donne vestite con pelliccia bruna dalle striature color oro che passeggiano per le vie della città o che escono dalla messa domenicale.             Tracce di una tradizione secolare modernizzata dall’indipendenza femminile.


Le sedute in Spagna:
 Gijón





San Sebastián


Segovia

Salamanca 

 Valladolid

Oviedo

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