Nel
precedente articolo vi ho accennato la curiosa presenza di innumerevoli
panchine tra le strade e le piazze spagnole.
Arrivata
in Spagna, ho subito costatato la grande disponibilità delle persone, colleghi
che mi hanno fatto conoscere alcuni dei piatti tipici locali, coinquilini che
fin da subito hanno voluto includermi nei propri gruppi, amici con i quali
ballare la salsa e studiare italiano-spagnolo. Diciamo che la “Spanish Friendness” è conosciuta in
tutto il mondo, sintetizzabile anche in due soli baci sulla guancia che ci si
scambia non appena conosciuti. Mi ricorda un po’ la mia cultura, da siciliani
il bacio sulla guancia è d’obbligo! Non importa di essere sconosciuti, lo si fa
e basta! Il mio ragazzo, nonostante le sue origini siciliane, quando i primi
tempi veniva in Sicilia si meravigliava di questa cosa così singolare: “Ma
come, devo baciare i tuoi compagni anche se è la prima volta che li conosco? E
io: sì certo, ai ragazzi due baci e alle ragazze uno.” Lasciavo il suo volto
nell’incertezza totale.
Arrivata
a Torino, mi è successa la vicenda
opposta, le mie care colleghe universitarie, Giulia e Ilaria, mi guardavano con
occhi spalancati non appena cercavo di avvicinarmi e dar loro uno, dico, un
unico bacio!
Arrivata
in Spagna ho, per così dire, “ribaciato” le mie origini.
Le
prime passeggiate in solitaria sono state le più dure ma le più proficue sotto
il profilo culturale. Lunghe visite nei musei, passeggiate alla flâneur di Walter Benjamin, scatti
fotografici di particolari della città.
In
queste occasioni ho potuto notare questa singolare concentrazione di panchine
poste lungo le principali vie pedonali, piazze e strade cittadine. All’inizio
credevo fosse una caratteristica di Gijón, successivamente, mi sono resa conto di quanto sia una
prerogativa spagnola o per lo meno, della zona centro-settentrionale. Aspetterò
di visitare la costa mediterranea per trarre migliori conclusioni!
Il
paesaggio è dominato da infiniti spazi il cui vuoto è colmato da alberi e
sedute, arbusti che si abbracciano e panchine che vorrebbero essere confortate
da presenze umane. Quasi sembra che queste siano calate dall’alto, un disegno
così preciso e ordinato, scandito da metri definiti e colori standard.
Non
sarà che serva a garantire la tanto amata siesta?
Ancora una volta non saprei rispondermi, confido in qualche commento di alcuni
dei miei lettori spagnoli.
Passeggiando per la città si scoprono molte
sfumature che altrimenti sarebbero difficili da cogliere. La città di Gijón, ad esempio, è una
città molto pulita, dalla pavimentazione curata esi nota come sia interesse
dell’amministrazione rendere la città un luogo ordinato e dall’alta qualità
della vita. Questo valore viene dato
anche dagli abitanti che godono degli spazi pubblici. Il sabato e la domenica,
le vie pedonali come la Calle Corrida
e il Paseo Begoña, sono
contraddistinte da un via vai di persone. Chi entra nei negozi, chi passeggia,
chi guarda le vetrine, eppure, le famose panchine cittadine rimangono
immancabilmente senza occupanti. Un mistero!
Altri
prediligono il fronte marino, anche questo, un simbolo di Gijón. Ragazzi che
corrono lungo il “paseo del muro”, gente
che porta i cani a giocare sulla spiaggia, dove questi ultimi, divertiti ed
agitati, sembrano essere le figure più felici di questo quadro. . Altri ancora
fotografano le onde del mare e apprezzano il paesaggio marino da seduti, in
questo caso, unico nel suo genere, mi è capitato di vedere gente seduta sulle
panchine. Peccato che in quel contesto, solo un breve tratto sia caratterizzato
da sedute, sarà per questo che ho potuto vedere qualcuno seduto, quelli che
abitualmente si seggono sono concentrati in quell’unico punto!
Passeggiando
per la città è possibile osservare la natura, l’architettura ma anche la gente,
i teenagers e gli altri ragazzi come
me, sono uguali in tutto il mondo, colpa anche delle multinazionali e del
consumismo.
La
mia curiosità si è concentrata sulle donne adulte e anziane, donne distinte al
passeggio, donne sedute al bar a bere sidra e a chiacchierare con le amiche,
donne sole e accompagnate, donne vestite con pelliccia bruna dalle striature
color oro che passeggiano per le vie della città o che escono dalla messa
domenicale. Tracce di una tradizione secolare modernizzata dall’indipendenza
femminile.
Gijón
San Sebastián
Segovia
Salamanca
Valladolid
Oviedo
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